venerdì 10 maggio 2013

Membrana cellulare o Plasmalemma

Delimita tutte le cellule.

Riassumiamo  la composizione chimica evidenziando i principali componenti di membrana:

C
O
M
P
O
N
E
N
T
I
Fosfolipidi

Proteine

Oligosaccaridi



s
t
e
r
o
l
i

Colesterolo
(animali)




Fitosteroli
(vegetali)






Fosfolipidi

Formano un doppio strato, presente anche nelle membrane interne










Funzione: delimitano la cellula, la isolano dall'ambiente esterno.

Anche i fosfolipidi delle membrane interne hanno la stessa funzione



Proteine di membrana

Si possono suddividere in:

Integrali o intrinseche: attraversano per intero lo spessore della membrana o comunque l'attraversano per gran parte dello spessore. Possono avere una struttura ad alfa-elica o globulare.




 Periferiche o estrinseche: sono proteine relativamente superficiali che possono essere rimosse con trattamenti blandi. Si trovano su entrambi i lati del doppio strato lipidico.


Vediamo la rappresentazione delle proteine intrinseche ed estrinseche:







Funzioni: di struttura, enzimatica, di trasporto, di recezione (in questo ultimo caso saranno presenti come glicoproteine).


Oligosaccaridi:




Sono associati a proteine o lipidi e quindi sono presenti come glicoproteine (già citate) o glicolipidi. La porzione glucidica di tali proteine si trova sulla superficie esterna.





Sono importanti nella comunicazione cellulare  e quindi:



① nel riconoscimento tra cellule. Se le cellule si riconoscono possono far parte di uno stesso tessuto,  di uno stesso  organo o di uno stesso organismo. 


② nel riconoscimento da parte di ormoni, virus, batteri o anticorpi. Quindi servono anche come marcatori che permettono il riconoscimento da parte del sistema immunitario che attaccherà le cellule riconosciute estranee all'organismo come  quelle tumorali in cui le glicoproteine di superficie vengono   sostituite con altri marcatori.



Steroli (in particolare  colesterolo)


 Si trovano vicino alle teste idrofile (vds figure seguenti)


Funzioni: Rendono la membrana più stabile poiché:

1) fungono da "tappabuchi"

2) conferiscono fluidità ottimale alla membrana evitando che la membrana sia troppo fluida (specie se la temperatura aumenta) o troppo rigida (se la temperatura diminuisce).


Ciò è particolarmente vero per il colesterolo nelle cellule degli animali che devono avere una membrana sufficientemente fluida per il metabolismo maggiore rispetto ai vegetali.



Disposizione dei componenti di membrana




Il modello di membrana ancora accettato è quello proposto nel 1972 da Singer e Nicholson. Tale modello è noto come modello del "Mosaico Fluido".

"Mosaico": perché la membrana ha diversi componenti disposti come un mosaico.

"Fluido": Perché mentre le proteine sono tenute in posizione relativamente fissa da proteine periferiche o citoplasmatiche le molecole lipidiche si possono muovere sia lateralmente che per rotazione attorno al proprio asse.  I passaggi invece da uno strato all'altro sono molto rari ed un tempo ritenuti impossibili.



E' importante che il doppio strato sia fluido. Basti pensare alla continua apertura e chiusura di canali all'interno dello spessore della membrana. Se la membrana fosse rigida questo non potrebbe avvenire.

Inoltre se la membrana fosse rigida le cellule nervose del nostro collo potrebbero spezzarsi chinando la testa. 

Infine i due strati sono asimmetrici come risulta evidente dalle figure seguenti.











Funzioni della membrana:

1) Di protezione

2) Di regolazione degli scambi con l'ambiente. La membrana realizza una permeabilità selettiva. Poche sono infatti le molecole che possono attraversare liberamente lo spessore della membrana: acqua, ossigeno, anidride carbonica, ammoniaca, piccoli lipidi. Per il resto la membrana seleziona accuratamente le sostanze in entrata ed in uscita. Ecco perché si dice che la membrana ha una  permeabilità selettiva.







3) Di comunicazione sia tra cellule per far parte ad esempio di uno stesso tessuto ma anche  con il resto dell'organismo. Quest'ultimo tipo di comunicazione si realizza non soltanto attraverso il riconoscimento di ormoni ma anche attraverso la capacità  di condurre l'impulso elettrico. Tale capacità, propria delle fibre muscolari e dei neuroni, è legata all'attività della loro membrane.












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