Negli
organismi unicellulari la divisione cellulare coincide con la riproduzione.
Un Procariote si riproduce per scissione
binaria.
Le cellule figlie si accrescono, duplicano
il loro cromosoma e si dividono.
Tutto ciò che era parte della cellula madre
entra a far parte delle cellule figlie per cui se non si verifica un evento
accidentale l'organismo unicellulare non muore:
la morte non fa parte del programma di sviluppo degli organismi unicellulari.
Quanto sopra già lo sapevamo.
Aggiungiamo qualche dettaglio:
Il cromosoma ad anello è ancorato alla
membrana.
Viene duplicato per cui si formano due
cromosomi identici (salvo errori nella replicazione che prendono il nome di mutazioni).
L'attacco alla membrana pare ormai certo e fornisce un meccanismo per la segregazione
(separazione) dei cromosomi, cioè i
cromosomi si separano quando tra di loro cresce la membrana.
Si forma un setto (di membrana e parete),
cioè una strozzatura che divide le cellule figlie. Queste ultime, in condizioni
ottimali, si riproducono a loro volta
per cui si forma un clone di cellule uguali.
Le cose sembrano semplici ma spesso
l'apparenza inganna.
Facciamo qualche esempio fermo restando che l'importante, per ora, è fissare le idee su quanto sopra specificato.
Escherichia coli in condizioni
ottimali si scinde ogni 20 minuti.
Per replicare il suo cromosoma formato da quasi 4,7 milioni di coppie di basi ad una
velocità di 50.000 bp (coppie di basi) al minuto impiega 40 minuti.
Ciò significa che i cicli di replicazione
del cromosoma iniziano prima del completamento della divisione cellulare e che
la cellula figlia riceve un cromosoma parzialmente replicato.
Altro esempio di complicazione:
Come fa la cellula a sapere quando deve
scindersi?
Pare dipenda dal rapporto tra la massa ed il numero di
origini della replicazione.
Ma come viene titolata la massa?
Visto che è necessaria la sintesi proteica
evidentemente ciò avviene tramite il raggiungimento di una quantità critica di
una proteina specifica.
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